
Davvero interessante, complimenti! grazie per aver lasciato anche i link da consultare in bibliografia!
un bellissimo lavoro. complimenti. ho sempre amato il Razionalismo. linee, particolari, architettura dei desideri.
Interessante sia l’iniziativa che i risultati. Mi sarebbe piaciuto vedere qualche planimetria o disegno per meglio comprendere il tutto. Complimenti per le foto.
Bel progetto documentazionale complimenti, hai riportato alla luce una parte della storia del fascismo di cui se ne parla troppo poco. Non è facile investire in queste strutture e aggiornarli alle attuali norme date le notevoli dimensioni e i luogi in cui si trovano. Consiglio un’altra grande colonia estiva, l’ex villaggio ENI di Borca di Cadore che ora ospita il bellissimo progetto Dolomiti Contemporanee. Era la più grande colonia al mondo voluta da Mattei per le famiglie dei propri dipendenti.
Complimenti, magnifico lavoro di ricostruzione storica di Architettura Sociale e di denuncia per l’abbandono di beni che potrebbero ancora avere una valenza abitativa/ricreativa, bravo!
Grandissimo lavoro! Splendido! Complimenti vivissimi! Non si può che restare emozionati davanti a un progetto così affascinante! Inoltre il tema del Razionalismo negli anni venti/trenta rappresenta un tema interessantissimo. Grazie anche per l’impostazione e la ricchissima ed interessante bibliografia!
Un lavoro molto interessante anche per le qualità dell’architettura razionalista, vero vanto dell’architettura del ventennio. Vorrei poter conoscere anche le rappresentazioni grafiche dei progetti. Ho provato a fare una ricerca sugli edifici della GIL con scarso successo. Grato per eventuali informazioni.,sudio.orlacchiio@gmail.com Domenico Orlacchio Napoli
Bel lavoro, interessante. E’ bellissimo sapere qualcosa di più della nostra storia e la fotografia è un mezzo e una testimonianza straordinaria. E’ un peccato che queste belle strutture siano lasciate morire. Mi auguro almeno che ciò avvenga solo per mancanza di soldi e non per motivi ideologici. Grazie. RM
Chapeau! La possenza degli edifici razionalisti mi ha sempre affascinato. Bel lavoro. Marco
Buongiorno Fabio! Mi sono imbattuta in internet nel tuo progetto fotografico sulle colonie marine. Le foto sono splendide e il titolo geniale, complimenti!
Molti di questi edifici ad oggi risultano reinterpretati e forse purtroppo anche male reinterpretati, il loro valore estetico, sociale architettonico è rimasto per molti anni nel dimenticatoio, dal 1980 si è cominciato a studiare questo periodo della nostra architettura con delle analisi documentali approfondite ed uscendo dagli schemi di lettura rozzi e semplicistici del dopoguerra, molti ancora lo analizzano con l’intento o di minimizzare o di redimere un periodo politico ormai consegnato alla storia, resta il fatto che molti di questi edifici rappresentano un originale interpretazione del razionalismo architettonico europeo a volte in chiave nazionalpopolare a volte rimanendo su frequenze europee ed internazionali. Speriamo continui l’opera di conservazione e di recupero, tenendo lontani da essi i vari talebani ed iconoclasti, che continuano ad aggirarsi in Italia.
Grazie. Ho scoperto un mondo che non conoscevo né immaginavo che potesse esistere.
Buongiorno caro Signor Fotografo , Grazie alle sue foto sono tornato indietro nel tempo, Per anni ed anni sono stato mandato da bambino in Colonia agli Alberoni. A pensarci ora e come entrare in una favola, che non sto qui a raccontarle per non annoiarla. Che bella l‘adolescenza. L‘unica fase della mia vita che desideri ripetere. Poiché sto cercando di completare le mie rimembranze Le chiedo se ha altre foto della Colonia. Saluti cordiali.
Complimenti sinceri, Fabio, per questa tua ricerca, in cui mi sono imbattuto casualmente girovagando per la rete in cerca di notizie sulle colonie fasciste dell’Adriatico. Un lavoro davvero notevole, sia per la sensibilità a un tema a me caro (gli abbandoni civili e industriali) sia per la sicura perizia fotografica, che valorizza in pieno il valore documentale degli scatti.
Complimenti per la qualità del lavoro presentato. Prendo in prestito una foto se mi consenti. Grazie.
Grazie per questa tua splendida raccolta che mi ha catapultato indietro nel tempo e mi ha risvegliato una mite nostalgia.
Non è sicuramente una coincidenza, dopo la 2a guerra mondiale si è avviata una fortissima opera di defascistizzazione e questa delle colonie estive sembra essere la più lampante. A Napoli in via coroglio c’era la colonia estiva Maria Cristina di Savoia, sono rimaste 2 fotografie sgranatissime e basta. é stata cancellata la memoria storica di quel luogo, voglio dire che dopo mesi di ricerche non sono riuscito a trovare nemmeno l’ubicazione di quella colonia, anche sul sito “le colonie” c’è una pessima foto e non è riportato neanche il nome. neanche la gente del posto ne sa niente. Stessa tragica fine per la caserma di cavalleria conte di torino. una vera e propria damnatio memoriae.
Complimenti, gran bel lavoro, un scorcio sulla storia dell’architettura italiana, archetipi e forme di una nuova identità architettonica che ispirò l’architettura moderna nel mondo oggi purtroppo in gran parte abbandonata. Un appunto certo non polemico, ma la colonia ex gil di San Benedetto del Tronto, mia cittá, non compare nelle immagini, come mai ? Eppure è una delle poche a cui è stata riconosciuta l’identità di Architettura, dunque non abbandonata, oggi sede della Facoltà di Biologia della Nutrizione, sede dell’Università di Camerino.
[…] a dare un’occhiata al sito internet di Fabio Gubellini e alle sue emozionanti fotografie di queste meravigliose e decadenti strutture sulla nostra costa […]
Cercavo una foto della Torre Fiat di Marina di Massa da far vedere ad un amico e mi sono ritrovata sul suo servizio foto-storico. Complimenti per il bel lavoro svolto. Sono nata a Massa (anche se poi cresciuta il Lombardia) lì c’è casa mia e tutti i ricordi delle vacanze estive, non mi è sfuggito quindi l’errore della sigla provinciale che è MS e non MC (che è quella di Macerata) Un piccolo e veniale errore ma che per chi ci è nato vale qualcosa.
Grazie Ernesta del commento. Ho provveduto a correggere l’errore che mi ha segnalato.
Buongiorno Fabio posso pubblicare una tua foto sul mio gruppo Facebook (colonia Marina di Padova) grazie
Era una colonia splendida piena di ragazzini oggi è un luogo desolato
Buongiorno Andrea, la ringrazio per la richiesta. Condivida pure la foto sul suo profilo.
Salve Fabio,
Le segnalo il refuso occorso per il cognome dell’architetto della Colonia “Principi di Piemonte” agli Alberoni che in realtà è Calabi.
Mi chiedevo anche come mai Lei non abbia documentato anche la Colonia quasi coeva (1935, architetto Giuseppe Muzzi) della S.A.D.E. sempre agli Alberoni, a 50 metri dalla suddetta.
La ringrazio per la gentile segnalazione del refuso, ho già provveduto a correggere. Per quanto invece riguarda la seconda struttura, purtroppo non ne ero a conoscenza.
Salvate a tutti i costi la Colonia Marina di Padova degli Alberoni (VE)
30 Comments
Manca la Colonia Dalmine di Riccione ! Una delle più importanti della zona, fu trasformata in albergo alla fine degli anni 90 inizi anni duemila (Hotel Le Conchiglie)
Bellissimo progetto, sia per il tema affrontato che per lo svolgimento tecnico ed emozionale… Complimenti!